Moltissimi di noi conoscono le principali caratteristiche della famigerata legge elettorale n. 270/2005 denominata dal politologo Giovanni Sartori, visto anche l’apprezzamento di tutti, “porcellum” e che è stata definita dallo stesso Calderoli “una porcata”.

Mi vorrei però soffermare sul metodo di reclutamento degli scrutatori di seggio.

Forse molti non avranno notato due cose negli ultimi anni, in cui si è andati a votare ahimè spesso, ovvero che le persone presenti ai seggi sono sempre le stesse e che non è stata data precedenza a chi ne necessitava maggiormente come disoccupati, studenti e cassaintegrati, facendo star a casa da lavoro chi fortunatamente ne ha uno, che potrebbero sì cedere il posto, ma per ovvi motivi lo fa mai, ricevendo così un doppio compenso.

Tutto ciò è possibile grazie a detta legge che ha eliminato il sorteggio casuale al computer introdotto con l’ art.6 della legge n. 95 del 1989 stabilendo che gli scrutatori debbano essere scelti dalla commissione elettorale comunale, in base a un criterio misto di merito e reddito, chiamando giovani studenti, disoccupati o persone con bassa pensione, e un elevato grado di scolarità oppure possibile bilanciando persone alla prima esperienza elettorale con altre che in passato hanno già svolto l’incarico.

Il principio in sé non sarebbe del tutto sbagliato, in quanto la scelta dovrebbe ricadere su chi ne ha più bisogno, in realtà però ci troviamo davanti all’ennesima forma di nepotismo e clientelismo tipici di tutt’Italia.

Non scegliendo così studenti e disoccupati lo Stato così vede lievitare i costi delle tornate elettorali, dovendo retribuire gli scrutatori per il lavoro svolto e per le giornate di non lavoro ordinario.

Vi invito, visto che si parla sempre più di elezioni anticipate e sembra non esserci la volontà di cambiare l’attuale legge elettorale, a vigilare sull’operato delle vostre amministrazioni!